Quando è stata inventata la pralina

Quando è nata la pralina

Quando è stata inventata la pralina

Quando il cioccolato ha cambiato forma ed è diventato una pralina: una vera e propria opera d’arte che s’incontra con svariati sapori

Il termine pralina si riferisce, oggi, a un’intera gamma di cioccolatini di diverso tipo e con differenti farciture e sapori. Le troviamo ovunque: nelle casse dei bar, nei supermercati, e soprattutto nelle pasticcerie e cioccolaterie. Ormai sono note in tutto il mondo e sanno accontentare ogni palato, con i loro innumerevoli gusti. Ma sono poche le persone che conoscono la vera origine delle praline, piccole delizie di cioccolato, dal sapore prelibato.

Quando è stata inventata

La storia della pralina risale alla fine del XVII secolo. La leggenda racconta che questo piccolo e gustoso dolce fu creato dallo chef dell’ambasciatore francese in Belgio, che all’epoca era una colonia della Spagna. Nel 1671 l’ambasciatore Duke du Plessis-Praslin, decise di accontentare Re Luigi XIV, proponendogli dei dolci unici, per allietare il suo palato. E così, ordinò al suo chef la preparazione di alcune prelibatezze.

Pare che però, tra le varie fasi di lavoro, il cuoco si ritrovò a dover rimediare a un incidente in cucina: l’apprendista rovesciò accidentalmente delle mandorle, sulle quali uno chef arrabbiato versò dello zucchero bollente. Nacque così la prima pralina francese, che prese il nome del duca (Praslin). La composizione originale includeva quindi la mandorla ricoperta di zucchero.

Fino a quando Jean Neuhaus, farmacista a Bruxelles, per rendere più gradevoli le sue medicine, decise di provare a immergerle in un bicchiere di cioccolato, per ricoprirle di un sottile strato di dolcezza. Un’idea molto semplice, da cui però prese spunto il nipote Jean Neuhaus Jr., che sostituì la medicina con un delizioso ripieno morbido. Ed è proprio così che nacque la vera pralina belga, nel 1912.

La moglie Louise Agostini, 3 anni dopo, creò il primo “ballotin”, una scatola decorativa in cui vendere i cioccolatini, chiusa da un nastro. Le praline in pochissimo tempo diventarono un bene di lusso.

La pralina francese e la pralina belga sono quindi due prodotti distinti:

  • la prima nata a Montargis nel 1671, creata dallo chef del conte Plessis-Praslin, Clément Jaluzot. Era in realtà una semplice mandorla avvolta nello zucchero fuso, che ebbe comunque successo, tanto che Jazulot aprì un negozio rivolto al pubblico;
  • la pralina belga è invece quella creata da Jean Neuhaus Jr. nel 1912, la vera pralina al cioccolato che conosciamo (e gustiamo) ancora oggi.

Il boom della pralina belga

Dopo l’invenzione nel 1912 e dopo che, grazie alla creazione della confezione diventò un dolcetto di lusso, la pralina conobbe anni di eccezionale successo in Belgio.

Nel 1935 Basile Kestekidès creò la leggendaria Manon, una grande pralina a base di crema al burro aromatizzata al caffè, ricoperta di cioccolato bianco. Una delizia davvero unica, conosciuta ovunque, che ancora oggi riscuote parecchia notorietà, apprezzata dai palati di ogni dove.

Degustare le praline

La degustazione delle praline potrebbe sembrare un affar semplice, ma così non è: saper degustare una pralina e riconoscerne ogni sfumatura del gusto – infatti – è una vera e propria arte.

Per poterlo fare, serve un palato particolarmente sensibile, che si acquisisce dopo anni di esperienza. Il maître chocolatier allena le sue papille gustative per poter affinare la sua dote di degustazione praline, assaggiando svariati tipi di cioccolato, restando sempre concentrato, in ogni istante.

Il suo compito non è semplicemente quello di valutare la dolcezza di una pralina, ma di gustare la sensazione del cioccolato in bocca, che fa parte dell’esperienza: tutto dipende dal modo in cui pralina e ripieno si sciolgono sulla lingua.

Per essere perfetta, una pralina si compone di differenti strati di elementi che fondono a diverse temperature; cambiano anche le texture e le note del gusto, come quelle più acidule della frutta, per esempio.

Il successo della pralina belga

La pralina belga è la più richiesta al mondo: deve la sua fama all’alta qualità delle creme e del burro fiamminghi.

C’è da dire che la pralina nel tempo si è evoluta, è al passo coi tempi, per restare sempre uno tra i prodotti preferiti; quindi un classico, ma in grado di stupire: dal cioccolato bianco, al latte e fondente, si è passati a una varietà enorme di altri gusti. La creatività e l’innovazione sono le chiavi del successo delle praline moderne.

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