Cioccolato da meditazione: un momento di piacere introspettivo

Cioccolato da meditazione: una pausa relax gustosa

Cioccolato da meditazione: un momento di piacere introspettivo

Cosa significa cioccolato da meditazione? Ritagliarsi un momento speciale di relax e dedicarlo alla degustazione del cioccolato, abbinata ad alcuni tipi di alcolici o altro

Un trend della stagione fredda e invernale è proprio il cioccolato da meditazione, che comprende una pratica gastronomica assolutamente non banale, dove le tavolette sono le vere protagoniste, abbinate ad altri prodotti. La pausa ideale per chi decide di dedicare proprio al cioccolato un dolce e piacevole momento di degustazione, insieme a un sigaro o un alcolico o altro, creando accoppiate speciali, scelte ad hoc.

È fondamentale che gli abbinamenti siano ben pensati o consigliati dagli esperti, per evitare errori e “pasticci”. È bene non sbagliare anche la quantità da degustare e il momento giusto per farlo.

Gradazione e tempi per il cioccolato da meditazione

Degustare e meditare con il cioccolato significa prima di tutto rilassarsi, fare ogni passaggio con calma, e scegliere la giusta gradazione della bevanda alcolica abbinata. La degustazione deve essere fatta lontano dai pasti, a stomaco vuoto, e con la bocca ben pulita, per non perdersi ogni sfumatura di sapore e ogni minimo cambio di gradazione. Attenzione a un’abitudine molto diffusa ma sbagliatissima: iniziare la degustazione del cioccolato dopo aver bevuto il caffè.

La temperatura e la quantità

Con il termine cioccolato da meditazione intendiamo quel prodotto di qualità, che si presta perfettamente anche agli abbinamenti più unici a particolari, che vale la pena assaggiare, sia da veri intenditori che da chi vuole concedersi un dolce momento rilassante.

Come conservare il cioccolato? L’ideale sarebbe a temperature comprese tra i 18 e i 20 °C, per fare in modo che si sciolga lentamente da solo in bocca. Non deve allappare il palato e nemmeno essere duro. Sulla quantità, invece, che dire? Per le degustazioni meglio usare cioccolatini che abbiano un peso massimo di 5 g l’uno. Ricordate: un buon cioccolato da meditazione non appesantisce il palato.

Cioccolato da meditazione: l’abbinamento con gli alcolici

I superalcolici, da sempre, si abbinano perfettamente al sapore del cioccolato. Ovviamente non tutti, ma esistono prodotti che creano gusti eleganti e ricercati, anche se non per chiunque. Tra i più classici abbinamenti ci sono:

  • cioccolato al latte e vino liquoroso come Marsala, Porto, Pasito;
  • cioccolato fondente e rum, scotch o grappa: in ogni caso la degustazione deve essere fatta sorseggiando prima un po’ della bevanda scelta e assaggiando in seguito la pralina o il cioccolatino scelto.

Cioccolato e Rum: l’accoppiata perfetta

Il più tradizionale, amato e conosciuto è l’abbinamento tra cioccolato e rum, molto “caraibico”. Il cioccolato al latte o bianco, più dolce, si degusta al meglio con rum giovani e secchi, mentre il fondente è perfetto con i rum invecchiati oltre 5 anni.

Cioccolato da meditazione con whisky, grappa o cognac

Whisky e cioccolato è un’altra accoppiata vincente, soprattutto se si sceglie un buon fondente, perfetto con uno scotch o un bourbon. Nel dopo-pasto invece (eccezionalmente) è buono anche il cioccolato con il cognac, soprattutto se fondente al 70%.

Non dimentichiamo la grappa, anche se questo è forse l’abbinamento meno conosciuto. Regala però una vera esplosione di gusto: alla grappa invecchiata, si abbina meglio un cacao amaro. Il momento perfetto per la meditazione si crea così.

Sigaro e cioccolato da meditazione

Degustare il cioccolato mentre si fuma un sigaro è un’esperienza che in molti definiscono sublime, addirittura inebriante. Meglio evitare il cioccolato con una percentuale di cacao superiore al 90% e, per un perfetto abbinamento di sapori, è giusto fare una scelta corretta e consapevole.

Il primo metodo per non sbagliare è seguire l’accoppiata sigaro e cioccolato in base a dolcezza e speziatura: con il cioccolato da meditazione è fondamentale scegliere un sigaro speziato-dolce e non piccante, che elevi le note fruttate e non erbacee.

Le regole generali degli esperti:

  • cioccolato dal 60% al 70% di cacao: sigari leggeri e poco persistenti al palato;
  • cioccolato fondenti mediamente strutturati e persistenti, tra il 70% e l’80% di cacao: sigaro di medio corpo;
  • cioccolato fondente corposo, dall’80% al 90%: sigari dal sapore forte e dalla lunga persistenza sul palato.
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